7.3 Le leggi della ricerca - Loreto Lorette

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7 FUTURO
7.3.1 Precauzioni
Si può mettere in opera l'immaginazione, a condizione di guardarsi dagli errori fatali che noi abbiamo indicato nell'introduzione alle 12 Corone.
Bisogna stare in guardia contro un idealismo sfrenato, completamente scollegato dalla realtà.
Soprattutto, sono da evitare la vanità, la ricerca della gloria umana, la compensazione nell'immaginario, la proiezione di sé, la presunzione, l'insubordinazione contro l'autorità... Poiché siamo peccatori, rischiamo certamente di cadere in tali difetti. Ma il pericolo più grande è il non far niente. Il santo Vangelo (Mt 25, 25 e segg.) denuncia tale attendismo con severità implacabile.
Andiamo avanti dunque con audacia, come non cessa di raccomandare l'esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco.

7.3.2 Lo statuto della ricerca
La costruzione della Città Nuova di Loreto non è il lancio di una stazione balneare, la promozione di una pista da sci o la creazione di un complesso industriale.
Deve essere un'impresa evangelica condotta secondo le regole del Vangelo. Per questo lavoriamo nella più grande povertà, a nostre spese e senza richieste di denaro.
Sappiamo che le opere divine crescono lentamente (Mc 4, 26-32). Siamo coscienti che si preparano nella preghiera e nella penitenza. Molto spesso germogliano nell'ombra, in mezzo molte contraddizioni.
Per questo abbiamo cura di far appello alla preghiera, quella delle comunità contemplative in particolare.
Il più bello regalo che può fare il visitatore di questo sito è di pregare per l’avvenire di Loreto.
Ci sta anche a cuore di amare Loreto nella verità. A questo scopo è necessario studiare attentamente la storia e le tradizioni locali, la mentalità della popolazione, la cultura, la sensibilità religiosa.
E poi, questo progetto dovrà inserirsi in una pastorale d'insieme e diventare lavoro di tutti, in comunione con il vescovo e con tutti gli operatori pastorali.
Ma non ci siamo ancora!
Per il momento bisogna abbattere il muro dell'indifferenza e dell'indolenza. La nostra ambizione dunque non è di fare, ma di inquietare, sensibilizzare, dare il gusto, suscitare vocazioni al lavoro. Dopo, potremo sparire e lasciare ad altri, più giovani e capaci, la cura della realizzazione. E questo in unione alle forze venute dall'Italia e da altri paesi.

7.3.3 La futurologia
La futurologia non è una scienza esatta. È piuttosto un'arte, un tentativo mirante a preparare l'avvenire. La futurologia non consiste nella previsione del futuro al modo dei maghi e degli indovini. Cerca piuttosto di architettare piani e scenari realizzabili a lungo termine.
È probabile che se non facciamo niente, fra mille anni Loreto sarà allo stesso punto di oggi.
Per questo, usando dei diritti e degli incoraggiamenti dati ai battezzati, pensiamo che bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro senza perder tempo.

7.3.4 Visione profetica?
Per quanto ne so, nessuno di noi ha ricevuto ispirazioni soprannaturali sull'avvenire di Loreto.
Dobbiamo dunque procedere nell'umiltà della fede, accettando il rischio di sbagliare.
La grazia del battesimo è sufficiente per dar mandato ad ogni fedele di meditare sul mistero di Loreto. In fondo, la Casa della Vergine è proprietà di tutti.
Ricordiamo che al momento del battesimo il cristiano riceve una unzione profetica.
Quella unzione è una grazia di perfezionamento che aiuta il battezzato a divenire portaparola dell'inquietudine e del desiderio di Dio sul mondo.
Per mezzo dell'unzione profetica il battezzato fa brillare la luce del Vangelo nella propria vita quotidiana e sociale. Esprime la sua speranza con pazienza e coraggio, nelle difficoltà della vita presente ed attraverso le strutture della vita del secolo. Tale è il pensiero di Giovanni Paolo II.
Possiamo applicare direttamente questo insegnamento ad ogni battezzato, italiano o no, che si senta chiamato a riflettere sull'avvenire di Loreto, dono offerto al mondo intero.
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