7.2 Le carte in mano a Loreto - Loreto Lorette

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7 FUTURO
7.2 Le carte in mano a Loreto
In maggio 2007, prima di partire definitivamente per Loreto, scrivevo: «La città di Loreto ha in mano tutte le carte: credito crescente accordato dalla Santa Sede, tradizione di santità secolare, città a misura d'uomo, bellezza architettonica del santuario, armonia del paesaggio vallivo con vista sul mare, intensa animazione culturale e musicale internazionale, prossimità di spiagge di buona qualità. Le Marche, la cui topografia genera pace interiore, sono considerate come un'immagine in miniatura della Penisola e Loreto è il centro nazionale della preghiera per l'Italia».
Sono passati sette anni, anni di preghiera, di riflessione, di lavoro intenso sulle fonti, di riscontri con i confratelli e gli specialisti, anni vissuti in prossimità quotidiana con la popolazione. Questa esperienza permette ormai un approccio oggettivo, pressoché scientifico a Loreto nel suo insieme.
L'entusiasmo non è venuto meno. Ora è fondato su osservazioni che mettono al riparo dalle illusioni e permettono di andare avanti con realismo, affrontando le difficoltà con coraggio.
Affrontiamo ora in dettaglio le ricchezze di un luogo che sembra disporre di un avvenire molto promettente.

7.2.1 Il luogo dell'Incarnazione
Ogni sintesi, ogni apologia di Loreto deve partire dalla Santa Casa, scrigno di un mistero centrale ed essenziale per la salvezza di ciascuno. Si può essere cristiani eccellenti e mostrarsi insensibili ai pellegrinaggi in onore di santa Rita, san Luigi Gonzaga, o ad una visita fugace alla Santa Vergine. Ma non si può restare indifferenti ai misteri dell'Annunciazione e dell'Incarnazione.
Loreto è un luogo dell'essenziale.

7.2.2 Un'elezione del Cielo
Qualunque sia l'opinione personale adottata sull'origine delle pietre della Santa Casa, i sette secoli di storia di Loreto obbligano il cristiano a vedere nel fenomeno Loreto un progetto divino, una predestinazione, un appello di Maria.
«C'è qualcosa di speciale qui» mi diceva recentemente un francese di passaggio.
La testimonianza di 74 Papi che si sono succeduti da Celestino V a san Giovanni Paolo II, l'approvazione dei vescovi delle Marche, il pellegrinaggio di duecento santi e beati, la fedeltà delle comunità religiose, i prodigi, i miracoli e le grazie di ogni genere, il martirio dei combattenti nella battaglia di Castelfidardo, il coraggio e la penitenza dei pellegrini di tutte le generazioni, il sentimento unanime del Popolo di Dio sono là, a testimoniare che il cielo ha voluto e vuole fare di Loreto una terra di elezione per la conversione degli uomini ed il rilancio della evangelizzazione.

7.2.3 Una popolazione sana e santa
Sette anni di presenza a Loreto, a stretto contatto con la popolazione, con qualsiasi persona, in ogni genere di situazioni materiali e spirituali, mi confermano nelle impressioni degli inizi: nonostante l'aggressività della cultura contemporanea, gli abitanti di Loreto e dintorni rimangono portatori dei valori naturali: onestà, benevolenza, gioia, semplicità.
Restano ancorati alle «evidenze cristiane»; per loro la familiarità con il mondo soprannaturale è in qualche modo naturale. Sono umili e caritatevoli. Molti sono estremamente ferventi. Tutto ciò l'ho anche verificato entrando in tutte le abitazioni di una parte di Loreto, nel corso di sei "benedizioni delle famiglie in tempo pasquale".
Loreto è forse l'unico santuario al mondo che gode di un tale scrigno!

7.2.4 Legame strutturale con Roma
Sette secoli di storia collegano Loreto con Roma.
È una tradizione passata nei costumi. Tredici papi sono venuti qui in pellegrinaggio durante il loro pontificato. E diciassette vi sono venuti prima di diventarlo. Fra il 30 agosto ed il 6 ottobre 1841 Gregorio XVI ha destinato quaranta giorni della sua agenda per onorare il santuario dell'Incarnazione.
I successori di Pietro hanno fatto di Loreto una dépendance di Roma. Nel hanno fatto la loro proprietà, l'hanno presa sotto la loro protezione, l'hanno dotata di privilegi speciali, vi hanno mandato gli apostoli e gli artisti necessari per il suo sviluppo.

Gli statuti successivi di Loreto testimoniano tale realtà. Loreto è diventa sede vescovile, è stata messa sotto l'autorità di un governatore e di un cardinale protettore, è stata costituita «Delegazione Pontificia» nel 1965. L'area del santuario è una proprietà della Chiesa in territorio italiano.
Il Papa ha il suo appartamento a Loreto come nella città di Assisi.
Ogni anno, quasi a simboleggiare questo legame, viene da Roma un cardinale per presiedere alle feste della Venuta (9-10 dicembre).
Ma non bisogna pensare a Loreto in termini di «privilegi del passato»
In una prospettiva missionaria, l'onore di Loreto sarebbe quello di ricevere da Roma delle spinte, incitamenti e mezzi adatti a fare di questo luogo benedetto una rampa di lancio per la Nuova Evangelizzazione.
La nomina di un deputato per la promozione di Loreto, lungi dall'essere un disonore, sarebbe un segno di considerazione, il segno che Roma guarda attentamente a questa comunità dalla quale si attende molto.

7.2.5 Il credito della Chiesa
La fiducia accordata dalla Chiesa alla Vergine di Loreto è palese. Nel 1936 il sacerdote Gorel scriveva: «Siamo in possesso di 80 documenti pontifici in favore dell'autenticità di Loreto. Per conoscere il peso di una tale prova bisogna far appello alla prudenza di Roma in casi simili».
Un segno eclatante di tale credito è la lapide di Clemente VIII, scritta in un latino facile, che ciascuno può leggere sulla parete est del rivestimento marmoreo. Se ne trova la traduzione in 3'.4.1. Ecco le prime righe:
«Pellegrino cristiano che la pietà ha attratto in questo luogo, qui tu vedi la Santa Casa di Loreto venerata nel mondo intero per i misteri ed i miracoli che a Dio è piaciuto operarvi. Qui è nata la Santissima Madre di Dio; qui lei ha ricevuto il saluto angelico; qui il Verbo eterno di Dio si è fatto carne. Gli angeli trasportarono questa casa...».

7.2.6 Un passato ineguagliabile
La storia di Loreto è quella di una città con un passato da leggenda. Storia di santità, storia di una città che sembra caduta dal cielo, circondata da precauzioni giuridiche originali, visitata dai grandi di questo mondo e dalle persone umili, fonte di ispirazione per tanti spirituali ed artisti.

7.2.7 La prossimità del mare
Situata a cinque chilometri dal mare, nella bella stagione la città riceve molti villeggianti. La vicinanza dell'Adriatico è favorevole allo sviluppo di un'attività moderna: «le vacanze cristiane», che permettono alle famiglie di città di inaugurare un compromesso originale tra il ricupero dello spirito e la distensione sulla spiaggia.

7.2.8 Un clima mediterraneo
Anche se il clima di Loreto non è poi tanto amabile come si potrebbe può immaginare, vi è assicurato il bel tempo da giugno a settembre. Tale situazione presenta ogni sorta di vantaggi: riunioni all'aria aperta, possibilità di alloggio in tenda, escursioni facili...

7.2.9 Una posizione centrale
Loreto è quasi al centro geografico della Penisola.
I pellegrini arrivano facilmente tanto dal nord quanto dal sud dell'Italia.
Dunque la città è ben collocata per divenire il simbolo dell'Italia.
Una posizione che consente di facilitare l'accesso dei partecipanti ai ritiri, ai congressi e riunioni di taglia diversa...

7.2.10 Una dimensione a misura d'uomo
La misura e l'equilibrio caratterizzano tanto la città di Loreto, quanto l'architettura ed il paesaggio delle Marche. Da questo proviene la grazia di Pace che accompagna il visitatore in questa area, fatta per meditare sui misteri gaudiosi del rosario.
Una località di taglio medio può diventare una città santa, quel che non farebbe al caso di un grande agglomerato cittadino.

7.2.11 Strutture d'accoglienza
Attualmente Loreto conta una quindicina di alberghi, una decina di case religiose di accoglienza, una decina di strutture di ricezione (stile agriturismo)...
La capacità di accoglienza (circa 2500 letti) rimane assai modesta, ma la tradizione alberghiera esiste e potrebbe crescere in maniera considerevole.

7.2.12 Silenzio e solitudine
Sforzi enormi restano da fare affinché Loreto diventi un grande monastero. Ma la taglia modesta della città permette di gestire gli spazi di solitudine e di silenzio necessari a chi ci venisse per un serio ritiro di scelta di vita.

7.2.13 Il luogo più bello del mondo
Nel 1707 il signor Rogissart pensava che a Loreto si godessero le più belle vedute del mondo.
In occasione della benedizione delle case di una parte della città, sono rimasto stupefatto dalla qualità dei panorami - tanto diversificati - che gli abitanti di Loreto hanno la possibilità di contemplare dalle loro finestre.
Con il tempo bello - ogni visitatore può farne l'esperienza - basta arrivare al punto più alto della via Brancondi per contemplare insieme le cime nevose dei monti Sibillini e l'azzurro dell'Adriatico, sul quale si vede navigare un bianco naviglio diretto in Croazia o verso la Grecia.
La piccola città fortificata di Loreto è un gioiello in se stessa, ma è anche circondata da un paesaggio incantevole.
Aggiungiamo che non si tratta di una bellezza neutra: contribuisce a creare un clima di pace di tenera familiarità con il Cielo, nell'atmosfera dei misteri gaudiosi del rosario.

7.2.14 Una collina ispirata
La collina ispirata è il titolo di un romanzo di Barrès pubblicato nel 1913. È vero che esistono «luoghi che scuotono l'anima dal letargo, luoghi avvolti, impregnati di mistero, eletti dall'eternità» per suscitare una spiritualità particolare.
Il Tabor, Subiaco, Assisi, Vézelaiy, Sion-Vaudémont ne sono un esempio.
Loreto è in tutta evidenza un luogo di questo genere e dovrebbe attrarre contemplativi, intellettuali, artisti a farne la loro dimora.

7.2.15 Una città simbolica e mitica
La Santa Casa è una icona ricca di una costellazione di significati: la Casa santuario del mistero centrale dell'Incarnazione, il simbolo della vita interiore e dell'intimità famigliare, la casa rifugio contro le aggressioni esteriori...
Così la casa «trasportata dagli angeli» trasporta a sua volta il cuore alle regioni più elevate del mondo soprannaturale.
Questa Casa ha dato origine ad una città che ne è lo scrigno.
Nella storia, questa è stata una città fortificata contro assalitori, una cittadella della Fede che ha resistito alle aggressioni di dottrine deleteree, come alle forze travolgenti del mondo...
Nel prolungamento di questa ispirazione, uno sogna a giusto titolo che Loreto divenga un luogo di riferimento e di ritorno alle origini per la famiglia, per la nazione italiana, per l'Europa...


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