1 Regolamento di vita - Loreto Lorette Francese

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13 ARDOR
ARDOR
Scrivi tu stesso il tuo regolamento di vita !

Elementi per la redazione
personale di una regola di vita.
Orientazioni destinati ai laici
chiamati alla vita di orazione

TITOLO
ARDOR evoca l’aspirazione di un cuore bruciato dal fuoco dello Spirito Santo, il desiderio della preghiera incessante nel cuore di un mondo che ha bisogno urgente di uscire dal suo letargo spirituale.

AUTORE
Il redattore di queste righe è stato formato nell’ambiente di un monastero molto lontano dal mondo, molto prospero e fervido. Ha dovuto lasciarlo per ragioni legate alla sua fragilità.
Avendo operato durante metà secolo nelle file del clero diocesano, ha cercato, alla meno peggio, di mantenere il fervore primitivo, quello del deserto dove il Benamato parla al cuore.
A tale scopo, ha tentato di mettere al servizio della vita di preghiera tutti gli stratagemmi dell’immaginazione.
Nel 1997, sulle orme di Notre-Dame de Vie, ha capito la necessità di consacrare ogni giorno, per lo meno, due ore all’orazione contemplativa.
Stimolato dall’esempio di laici ferventi, ha redatto per i battezzati, nel 1999, un regolamento intitolato Direttorio per la Comunione delle Case di Maria.
È proprio il testo che è stato qui proposto come canovaccio di meditazione destinato a quelli che si sentono chiamati a mettere l’orazione sopra di tutte le preoccupazioni.

Possa essere utile a quelli che vorrano elaborare le norme che renderanno effettiva la loro decisione !
Nell’anno 2000 Letizia Baugé, di nationalità italiana, ha intrapreso la traduzione del libretto.
Dodici anni più tardi, la famiglia Allari ne ha realizzato la secona traduzione.
Nel 2006-2007 l’autore ha fatto un anno di vita eremitica ai margini di una grande abbadia benedittina. Poi, contrariamente ad ogni attesa, è stato chiamato in Italia dove si trova da più di sei anni.
Ha sempre conservato lo stesso ideale, ma nella costante preoccupazione dei laici chiamati ad entrare nella strada dell’orazione contemplativa.
La prima versione del Direttorio meriterebbe un rimaneggiamento alla luce dell’esperienza pastorale italiana e tenendo conto di una migliore conoscenza della tradizione dei padri del deserto e della corrente esicasta culminante nella Filocalia.

CONGIUNTURA ECCLESIALE
Da mezzo secolo, la vita religiosa classica conosce un certo affanno. Il mantenimento degli ordini tradizionali sembra necessario e le grandi scuole di spiritualità hanno, in un certo modo, le promesse dell’eternità.
Ma è risultato che numerosi contemporanei non sono atti o non sono desiderosi di entrare nelle strutture tradizionali.
Delle comunità nuove, animate da un autentico carisma si sono moltiplicate portando alla Chiesa meravigliose fecondità.
Tuttavia, si constata che un gran numero di queste comunità – la metà forse – sono già in declino.

Il mondo e la Chiesa si evolvono in una maniera accelerata (§ 2-1 e 10-5), da ciò il logoramento di tutte le istituzioni.
È per questo che tentiamo di ricercare con voi delle forme flessibili, personalizzate, suscettibili d’evoluzioni nel senso della crescita e non della mitigazione.

FINALITÀ
La carovana umana avanza a forte andatura, lasciando sul ciglio della strada un gran numero di fratelli.
Queste linee vorrebbero dare a ogni lettore la convizione che è amato dal Cielo, che ha una vocazione, una missione e un nome assolutamente unici.
Alla luce della fede, non c’è “vita fallita”, se non quella del peccato volontario e perseverante. I battezzati sono detentori di una Speranza data ad ogni essere umano.
Queste proposte vorrebbero dare una direzione sicura, appoggiata non sulla riflessione miserabile di un uomo isolato ma sullo zoccolo della migliore tradizione. Vorrebbero essere un invito a bere alle sorgenti vive della Scrittura e dei migliori autori.
A tale scopo è augurabile di non correre invano come un cavallo scappato, ma d’imparare le leggi della equitazione spirituale.
Oggi il naufragio di molti battezzati viene dal fatto che non sono strutturati; è perché è urgente imparare a mettere un pò d’ordine nello spirito e nella volontà.

DESTINATARI
Le persone sposate, il religiosi e i sacerdoti troveranno forse qui alcuni frammenti di verità utili alla gestione della loro esistenza ma troveranno altrove delle basi più sicuri e meglio adatte.

Miriamo soprattutto alle “Persone sole”.
In una città come Parigi rappresenterebbero quasi metà della popolazione.
Ecco un rapido inventario delle categorie di battezzati che potrebbero essere interessati se ricevessero questa chiamata speciale:

  • I celibi di ogni tipo, soprattutto quelli che aspettano dolorosamente un compagno di vita.
  • I coniugi separati innocenti o responsabili.
  • I vedovi e le vedove.
  • Le persone della terza età.
  • I lavoratori senza impiego.
  • Gli ammalatti o i portatori di un handicap.
  • Gli esseri feriti nella loro psiche.
  • Gli individui la cui affettività è in sofferenza, è ritardata o perturbata.
  • Le vittime di una dipendenza : gioco, bere, droga o immagini malsane.
  • I battezzati che non hanno potuto accedere alla vita consacrata.
  • Gli anziani novizi o ex seminaristi.

Un GRANDE AMORE per il POPOLO ITALIANO
Da sette anni sono in presa diretta con il popolo italiano dellle Marche. Sono in ammirazione davanti alla fede, alla modestia, alla carità degli umili. Le frequento ogni giorno nei semplici servizi del ministero pastorale : celebrazioni con piccoli effettivi, oratori, benedizioni delle case, ultimi sacramenti all’ospedale, ecc.
Ho molto ascoltato, molto imparato nelle ore passate al confessionale della Basilica di Loreto.

Venuti dalle diverse regioni d’Italia, ho incontrato dei laici infiammati d’amore per Gesù e Maria. Tra essi, dei celibi, dei “mammoni” che non lasciano il focolare parentale, dei coniugi separati, dei padri di famiglia senza contatti con i loro figli...

Ho ormai un piede a Loreto e un piede a Medjugorje. Ho capito che in quel luogo la Regina della Pace iniziava i suoi figli a una veritiera “arte di vita”, insegnando loro i cammini della santità nel seno del mondo moderno. A differenza degli altri luoghi d’apparizione troviamo a Medjugorje un programma di vita preciso e concreto incluendo la pratica del digiuno. Le ingiunzioni di questa cattedra d’insegnamento destinata al mondo intero sono così particolarmente preziosose.
Nel confessionale di Medjugorje, quasi tutti i penitenti che ricevevo erano italiani. Una proporzione enorme era colpita da ferite dovute allo scoppio e alla decadenza della coppia e della famiglia. Sulle due rive dell’Adriatico le confessioni erano pressappoco le stesse.
Ho così incontrato una mucchio d’anime d’élite, di “progredienti” risolutamente infilati sulla strada della santità. Alcuni partecipavano ogni giorno alla messa, recitavano il rosario, praticavano l’adorazione notturna.
Notavo tuttavia tra gli amici di Dio delle grandi fragilità. Avevano delle “storie”, erano vittime di dipendenze concernenti il bere, il gioco, le immagini malsane attinte sulla rete Internet.

QUINDICI ANNI SONO PASSATI....
Si! quindici anni dopo la redazione del Direttorio, l’autore è confermato nella convinzione che la pratica dell’ascesi elementare, base della vita mistica, manca a numerosi cristiani ansiosi di perfezione. La castità, soprattutto, diviene problematica nel clima delle culture contemporanee. Di qui la necessità di proporrere un programma di vita al tempo stesso esigente, realista e latore di gioia esistenziale.

7 Febbraio 2014 Direttorio della Comunione delle Case di Maria in lingua italiana

Prima stesura, 28 giugno 1999 – Nuova edizione aumentata, agosto 1999 – 1° Traduzione : Letizia Baugé (2000) – 2° Traduzione, traduzione attuale (2013) : Giuseppe, Rosella, Azz Edine Allari 10015 IVREA

INDICE

I DENOMINAZIONE

II PROPOSITO – PROGETTO
2-1 Congiuntura
2-2 Definizione
2-3 Argomento

III SPIRITUALITA’
3-1 Generalità
3-2 Oratorio
3-3 Ancora sulla spiritualità mariana
3-4 La santa dilatazione
3-5 Dimensione celeste
3-6 Spiritualità “riassuntiva”
3-7 Amare i libri
3-8 Nella famiglia Trinitaria
3-9 Nella comunione dei santi

IV CULTURA
4-1 Generalità
4-2 La vita in società
4-3 La grande sorella Italia

V NELLA CHIESA
5-1 Dottrina
5-2 Vincoli della Chiesa
5-3 Apostolato
5-4 Intercessione

VI LE ESIGENZE
6-1 Esigenze personali
6-2 Regole di vita
6-3 L’orazione
6- 4 Cinque altre esigenze
I TRE CONSIGLI
6-5 Povertà
6-6 Obbedienza
6-7 Castità
6-8 Considerazioni per il celibato
6-9 Famiglia e autonomia
6-10 Stabilità e sedentarietà

VII GLI INCONTRI
7-1 La relazione fraterna
7-2 Fraternità, “suororità” spirituale
7-3 Il Cenacolo
7-4 Assemblea plenaria
7-5 Altre attività comunitarie
7-6 Calendario delle feste

VIII FUNZIONAMENTO
8-1 Struttura
8-2 Condizioni materiali

IX GLI STATUTI
9-1 Statuti e governo
9-2 Presenza sacerdotale
9-3 Condizioni d’accesso
9-4 Impegno
9-5 Partenze e dimissioni

X CONCLUSIONE
10-1 Orazione, prima esigenza
10-2 Carisma principale
10-3 “Signore!, Signore!”
10-4 Carità fraterna
10-5 Fondatezza e Originalità della CMM
(Le citazioni di Giovanni della Croce e di Santa Teresa riportano la paginatura delle edizioni “Bibliothèque Européenne”)

I Parte DENOMINAZIONE

Il tempo suggerirà il titolo più conveniente per dare un nome a questa piccola famiglia spirituale.
Attualmente il più idoneo sembra essere "Comunione delle Case di Maria".
Proponiamo qui di seguito altri titoli possibili per stimolare l’immaginazione:
  • Comunione dei romitaggi nel mondo.
  • Comunione dei contemplativi nel mondo .
  • Fraternità degli Oranti.
  • Cittadini della Città Mistica... della Gerusalemme futura.
  • Novizi della Gerusalemme celeste.
  • Famiglia celeste degli eremiti nel mondo.
  • Comunione mistica dei solitari.
  • Luogo di sosta dei solitari per Cristo.
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